Cardinale e diplomatico italiano. Figlio del potente uomo politico milanese
Girolamo, a vent'anni, dopo aver compiuto gli studi a Padova, ottenne da papa
Clemente VII il vescovato di Modena (1529) e successivamente anche quelli di
Novara e di Ostia. Nel 1542 gli fu assegnata la porpora cardinalizia, dopo che
aveva già compiuto importanti missioni diplomatiche, soprattutto in
Germania. Fautore di un concilio che promuovesse una riforma cattolica, fu
designato da Paolo III a presiedere il Concilio apertosi a Trento nel 1545. Fu
invece avversato dal papa Paolo IV che, dopo la missione condotta alla dieta di
Augusta nel 1555, lo accusò di simpatizzare coi protestanti e nel 1557 lo
fece processare dall'Inquisizione. La sua ortodossia fu riconosciuta solo dopo
la morte di Paolo IV.
M. riuscì comunque a presiedere le sedute
conclusive del Concilio di Trento. Favorì l'opera missionaria dei gesuiti
in Germania (Milano 1509 - Roma 1580).